BiciRoma.it

INDAGINE EURES SULLA MOBILITA QUELLA CICLABILE AL CENTRO DELL'ATTENZIONE

Bocciata dai cittadini di Roma la viabilità romana, con piste ciclabili e parcheggi indicati come i 'grandi assenti'.Lo dice una indagine dell'Eures che rivela come il tema della mobilità sia tra le prorità di governo della città, dopo l'occupazione e la sicurezza, per i cittadini dell'Urbe. Un dato che non stupisce visto che ogni giorno nella Capitale circa 1,5 milioni di residenti e pendolari si spostano per raggiungere il luogo di lavoro (960.000) o di studio (490.000).
Bocciature. Il giudizio del campione sull'adeguatezza dei servizi e delle infrastrutture per la mobilità a Roma risulta complessivamente molto negativo. Il voto più severo riguarda i parcheggi pubblici (inadeguati per l'89%) e le piste ciclabili (inadeguate per il 79,8%). Ma anche il trasporto pubblico urbano su gomma è bocciato dal 70,5% e quello extraurban dal 68,3%. Il 67,1% dei romani giudica inadeguate anche le isole pedonali, il 60,5 per cento se la prende con le metropolitane e il 61,5 per cento con le strade a scorrimento veloce, mentre soltanto l'offerta del servizio taxi è considerata adeguata da un'esigua maggioranza del campione (50,8%). A fronte di queste carenze, gli intervistati concentrerebbero gli investimenti nel trasporto pubblico su ferro (29% delle citazioni), nei parcheggi pubblici (20,8%) e nel trasporto su gomma (20,6%).
Promozioni. Tra gli interventi realizzati invece negli ultimi 15 anni, il più apprezzato risulta la costruzione della nuova linea metropolitana B1 (43,4% delle citazioni, che salgono al 59% tra i giovani). Seguono l'ampliamento del Grande raccordo anulare (30,1%, che sale al 43,6% tra i 45-59enni), la costruzione dei sottopassi (il 9,7%) e il potenziamento delle corsie preferenziali (3,7%).
Attese. Molto forti sono le attese sul futuro: l'88,9% dei cittadini sarebbe infatti favorevole ("del tutto" o "abbastanza") a creare corsie preferenziali per le biciclette; l'87,5% a pedonalizzare l'area del Colosseo/Fori Romani e l'86,5% a realizzare una rete metropolitana di superficie (indicazione condivisa da 90,7% degli utenti del trasporto pubblico). Analoga la percentuale dei favorevoli ad attivare servizi di trasporto fluviale (l'83,9%) e a liberalizzare le licenze dei taxi (75,7%). Prevalgono, seppur con minori adesioni, anche i favorevoli a consentire ai motoveicoli il libero accesso alle corsie preferenziali (57%), mentre più bilanciato è il numero dei favorevoli all'ipotesi di consentire l'ingresso a pagamento nel centro storico delle auto private, condivisa dal 52,3% del campione.
Spostamenti. Quanto ai flussi di mobilità, le direttrici su cui insistono maggiormente per studio/lavoro (stime Eures ricerche economiche e sociali su dati Istat), sono quelle tra aree periferiche della città (40,3% degli spostamenti, pari a 585 mila in valori assoluti) e quelle dalle aree periferiche verso il centro urbano (circa 383 mila, pari al 26,4% degli spostamenti), dove si concentra la quasi totalità della pressione turistica (80 mila presenze medie giornaliere). Consistente inoltre la quota dei pendolari che dall'hinterland si muovono verso la Capitale (circa 210 mila, pari al 14,5%), mentre in 116 mila ogni giorno si spostano dalla Capitale verso un comune esterno (8% degli spostamenti). Inferiore il numero di quanti abitano e lavorano/studiano nei Municipi centrali (104 mila, in base alle nostre stime, pari al 7,2% degli spostamenti), mentre residuale è la quota del campione che risiede in centro e studia/lavora in periferia (52 mila cittadini, pari al 3,6% degli spostamenti). Inoltre, l'indagine Eures riporta che il 12,4% dei city users (residenti e pendolari) intervistati impiega oltre 1 ora nel tragitto quotidiano casa-lavoro, il 30,6% da 30 a 60 minuti, il 31,3% da 15 a 30 minuti e soltanto il 25,7% meno di 15 minuti. In media sono 77 i minuti necessari ogni giorno per spostarsi a Roma tra casa e lavoro (andata e ritorno), pari a circa 14 giorni complessivi annui (considerando le 24 ore).
Pendolari. Sono i pendolari a trascorrere il tempo maggiore a bordo di un mezzo di trasporto (126 minuti, pari a ben 22 giorni in un anno), a fronte dei 73 minuti dei cittadini che dalla periferia si recano in centro, dei 67 tra i cittadini del centro che lavorano o studiano in periferia, dei 55 minuti giornalieri di quanti si spostano da una periferia a un'altra e dei 35 di quanti vivono e lavorano/studiano in centro (pari a 6 giorni l'anno, ovvero 16 in meno di quelli consumati dai pendolari). Per quanto riguarda il mezzo di trasporto utilizzato, sono i cittadini che si spostano in moto a impiegare il tempo inferiore (46 minuti al giorno), seguiti da quanti si spostano in automobile (71), da quanti utilizzano l'autobus urbano o la metro (80 minuti giornalieri) e, coerentemente con il dato sopra registrato tra i pendolari, da quanti utilizzano autobus extraurbani (150 minuti) o treni (167).
Tra le 8 e le 9 del mattino si registra la massima concentrazione del traffico sulle strade di Roma, con 548.000 spostamenti per andare a scuola o al lavoro (pari al 37,8% di quelli dichiarati dal campione); sempre proiettando i dati campionari sui risultati del Censimento, sono 386.000 i cittadini che escono tra le 7 e le 8 di mattina (il 26,6% del campione), mentre il 20,4% si muove verso il luogo di lavoro/studio dopo le 9 e il 15,3% prima delle 7. Più omogeneo risulta invece l'orario di rientro nelle diverse ore del pomeriggio: il 14,3% degli intervistati (207.000) si muove infatti verso casa tra le 17 e le 18, il 22,9% tra le 18 e le 19 (332 mila cittadini) e il 22,7% tra le 19 e le 20 (330 mila), mentre il 7,1% rientra tra le 12 e le 14, il 18,5% tra le 14 e le 17 e il 14,5% dopo le 20.

Mezzi privati. Nel confronto europeo i cittadini di Roma presentano la più alta propensione a recarsi al luogo di lavoro con un mezzo di trasporto privato (56,7%, contro il 23,2% di Parigi, il 27% di Praga, il 37,6% di Berlino e il 41% di Madrid), con evidenti conseguenze sulla qualità della mobilità urbana. E' dunque il comune di Roma a registrare il più elevato tasso di motorizzazione privata, con 1,9 milioni di autoveicoli circolanti nel 2011, pari a 699,2 ogni 1.000 abitanti, a fronte di valori notevolmente inferiori a Parigi (250), Amsterdam (252,7), Berlino (285,6) e Londra (317,2). Tali numeri contribuiscono a spiegare la diversa incidentalità registrata tra le Capitali: i morti per incidente stradale ammontano infatti a Roma a 0,7 ogni 10 mila abitanti, a fronte di 0,2 a Praga, Berlino, Madrid, Parigi, Amsterdam e Vienna e di 0,3 a Londra e Bruxelles; allo stesso modo a Roma i feriti risultano pari a 88,5 ogni 10.000 abitanti, a fronte di 5,3 a Berlino, 4,6 a Vienna, 4,3 a Londra, 2,7 a Praga e 2,1 a Bruxelles.

Sono gli a ricorrere frequentemente al mezzo di trasporto privato per recarsi sul luogo di studio/lavoro (54,2% rispetto al 39,4% delle donne),mentre le donne utilizzano maggiormente il trasporto pubblico (48,4% contro il 36,1% degli uomini) o si muovono a piedi (12,3% contro il 9,7%). I giovani si muovono più volentieri in bus (57,1% tra gli under30), mentre i più anziani (over 60) si spostano più degli altri a piedi (24,4%, a fronte del valore minimo dell'8,8% tra i 30-44enni).
(fonte La Repubblica)

Pubblicato il 18/04/2013 19:03 da fausto in Archivio News