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BICIROMA INTERVISTA PRESIDENTE XI MUNICIPIO ANDREA CATARCI

Come giudica la mobilità nel suo municipio? Quali sono le criticità e i punti di forza

La mobilità cittadina è una mobilità immobile, per usare un'espressione che più chiara non si può. Roma vive il problema degli eccessivi veicoli in circolazione, le statistiche parlano di circa 750 macchine ogni 1000 abitanti, e ciò causa squilibri di traffico e di qualità della vita, questo impatto è devastante. Il Municipio Roma XI non fa eccezione nel senso che abbiamo troppe macchine in circolazione, anche zone che non erano in affanno per quanto rigaurda la mobilità e parcheggi sono ora appesantite. Questo è il contesto generale; poi il municipio ha tanti attrattori: ha 3-4 fermate metro se si considera anche Piramide, tutta la filiera imprenditoriale che sta lungo via Ostiense, il palazzo della Prefettura, i locali notturni di Via Libetta e via del Commercio, l'Università, la Regione Lazio, Italy ( con 20.000 persone in media al giorno con punte di 40.000 mila nel week end), tutti attrattori che in qualche modo ti mettono in difficoltà. Abbiamo provato in qualche modo a difenderci, come ad esempio a Garbatella dove abbiamo presenravato più spazi possibili per i pedoni, con un contraccolpo anche politico perchè quando si tolgono posti auto si va incontro a proteste. Litigando, discutendo ma convinti di migliorare la qualità della vita aumentando con spazi pedonali e ciclabili. Da questo punto di vista mi sembra di fare una battaglia di Davide contro Golia, perchè se non c'è una politica cittadina che va in questa direzione è difficile portare avanti questi discorsi. Il Municipio conbatte poi contro l'inciviltà del parcheggio selvaggio.

Su questo punto abbiamo visto che il gruppo dell' XI ha recepito le nostre segnalazioni, soprattutto sulla Colombo, di soste che bloccano la ciclabile.

Sì c'è molta attenzione, il problema è che per estirpare alcuni comportamenti purtroppo non basta una volta e neanche due. Il gruppo XI poi negli ultimi anni ha un saldo di meno 42 unità, alla faccia dell'attenzione del presidio del territorio. La giunta ogni 3-4- mesi fa un elenco di strade che teniamo in osservazione dove c'è sistemticamente la doppia fila, le macchine sui marciapiedi ecc...noi mandiamo queste segnalazioni chiedendo di intervenire e il gruppo ce la mette tutta. Roma deve cambiare passo sulla politiche generali rispetto alla mobilità facilitando il ferro, non per forza metropolitane, che costano troppo a Roma, ma riusando le infrastrutture già esistenti: abbiamo fatto una proposta che prevede la riqualificazione integrale della Ostia-Lido con svincolo per Fiumicino, arrivo a Piramide, due passaggi sotterranei fino a Flaminio (due posti previsti delle metro c e d, quindi 2 fermate per soli 5 km di tragitto sotterraneo) e da qui partire con la riqualificazione della ferrovia Roma nord. Progetto che costa estremamente meno della metropolitana. Quindi noi non siamo per nuove metropolitane, basta vedere quanto costano al Km rispetto ad altre città. Quindi nuovo trasporto su ferro, corsie protette per i mezzi pubblici e stimolare la ciclabilità che a Roma oggettivamente sta aumentando.

E sul tema specifico della mobilità ciclistica cosa pensi?

Io penso che sia una cosa su cui bisogna fare un investimento centrale, lo dico perchè noi abbiamo fatto diverse esperienze, alcune andate meglio altre peggio. L'ottica del Municipio è quella di fare sistema per la ciclabilità. Non rinunciamo neanche a fare il troncone, perchè lo pensiamo che come pezzo di un futuro sistema. Abbiamo litigato per esempio  per un anno e mezzo insieme alle associazioni per far mettere la ciclabile sul cavalcafarrovia Spizzichino, perchè fare un'opera nuova e non pensare alla ciclabile è proprio un'abberrazione.

Come BiciRoma auspica da tempo, si sta lavorando al collegamento fra la dorsale del Tevere e quella della Colombo usando come punto di partenza il ponte della Scienza e passando sul cavalcaferrovia Spizzichino? BiciRoma si augura e chiede che si prosegua con percorsi ciclabili costituiti da corsie separate per ogni senso di marcia, in parallelo alla normale viabilità.

Allora sono due cose distinte perchè hanno due genesi diverse. Ponte Spizzichino ha avuto un buon risultato e sta in mezzo, il primo obiettivo è collegarlo alla dorsale della Colombo in mezzo c'è Circonvallazione Ostiense che è una grande via commerciale. Noi però non avevamo messo Circ. Ostiense nel Piano Quadro perchè non avevamo i fondi;  poi un consigliere comunale ha fatto un emendamento e ci è arrivato un finanziamento; arrivato il finanziamento abbiamo chiesto di inserirla nel Piano Quadro della ciclabilità del municipio. In Commissione Ambiente ci hanno detto di no, per questioni politiche. Ma è un progetto per una crescita strategica della città, non per avere consensi. Avendoci però i fondi ho deciso di farla comunque, quindi stiamo andando avanti per realizzarla. Il primo obiettivo è questo collegamento con la Colombo che è una delle dorsali più importanti.

E i tempi di realizzazione?

Abbiamo già un progetto iniziato, lo stiamo discutendo, cercheremo di farlo nel miglior modo e nel minor tempo, ma non possiamo togliere due file di parcheggi..

Ma è preliminare o definito?

No stiamo ancora alle fasi preliminari.

E questo progetto come prevede che siano le corsie ciclabili?

In realtà queste decisioni le delego ai tecnici che poi mi fanno delle proposte. Bisogna capire come andrà fatta per farla decente per la ciclabilità e togliere meno parcheggio possibile. Io non voglio neanche togliere i giardinetti di mezzo.

Secondo noi le macchine invece che a spina di pesce andrebbero parcheggiate in fila lasciando lo spazio per la pista.

Il pdl municipale poi non vuole proprio farla passare sulla Circovallazione, vorrebbe fare il giro su via Palos. Ma perchè se ho questa direttrice devo passare da dietro? Già tanti ciclisti ci passano senza che ci sia la pista! Quindi abbiamo anche delle obiezioni politiche.. .Se domani avremo i soldi la faremo anche su via Palos! Insomma questa partita andrà avanti ma dobbiamo governare diversi processi.

L'altra questione: essendo in dirittura d'arrivo il ponte ciclopedonale della Scienza (riva portuense-riva ostiense), noi avevamo il progetto di tagliare dentro l'area Italgas e arrivare di fronte agli ex mercati generali, per fare sistema. In realtà lì non ci si può passare: l'Italgas ha posto come condizione di bonificare tutta l'area. Ma non abbiamo i fondi per la bonifica e siamo anche preoccupati di ciò che ci potrebbe essere! Quindi abbiamo cercato un'alternativa che ci convince, che abbiamo proposto al dipartimento: abbiamo proposto di costeggiare via di Riva Ostiense (dove  tra l'altro c'era un cancello che chiudeva il passaggio, ma dopo aver verificato che si tratta di un tratto pubblico, l'abbiamo tolto) fino ad arrivare al rettorato di Roma Tre, mettendo in collegamento le varie facoltà dell'Ateneo con la segreteria studenti che sta a via Blaserna. È un tragitto che gli studenti fanno giornalmente. L'ulteriore questione che ancora non abbiamo affrontato operativamente, ma che è chiara in testa, sarà collegare quel tratto con il ponte Spizzichino, che è un pezzetto ma è sull'Ostiense, quindi sarà ancora più difficile, però anche lì con un pò di raggionamento una soluzione tecnica si potrà trovare. Con il parco Schuster poi si  crea un sistema che ti permette di arrivare fino alla basilica si S. Paolo.

In passato era stato previsto un altro collegamento fra la dorsale Tevere e quella della Colombo che passava per viale Marconi, ma al momento di aprire i cantieri le rimostranze dei commercianti hanno bloccato i lavori. Intende realizzare finalmente anche questo tratto che può essere funzionale anche alla Terza Università? Anche perchè da Laurentina c'è già un tratto di pista ciclabile che fa la curva e arriva la semaforo. Poi su viale Marconi finisce ma si potrebbe collegare con la stazione della Metro e poi da lì alla dorsale sul tevere.

La stazione della metro in effetti è vicinissima, esagerando 100 metri, quindi si può tranquillamente arrivare, e va bene servire la metro ma l'ottica è fare sistema con Roma Tre. La questione di Viale Marconi invece non la ricordo, di sicuro è una progettualità da riprendere. E dobbiamo lanciare il messaggio che le bici non danno fastidio ai commercianti e ai residenti. È un messaggio culturale che va sviluppato. Le rimostranze purtroppo sono ancora molte . Quando abbiamo provato ad esempio a fare il pezzo finale dopo Via Berto, via Pico della Mirandola dopo il mercato Garbatella,  c'è stato il sollevamento popolare! Lo facciamo ma le fasi politiche hanno impedito di arrivare alla fine però serve per fare sistema. Poi toccherà tornare indietro e capire come recuperare via Berto . Vi sto dicendo una scaletta di come stiamo procedendo perchè noi ci puntiamo, ma le difficoltà oggettive sono moltissime.

Tornando a Roma Tre, BiciRoma ha incontrato la mobility manager, e ci ha detto che l'Università sta studiando un piano di mobilità che comprende l'Ateneo ed è quindi all'interno del municipio.

Infatti il pezzo Ponte della Scienza-Università lo abbiamo condiviso anche con loro, erano d'accordo, condividevano la cosa e ci hanno chiesto un ulteriore passaggio d'altra parte su via del Porto Fluviale, solo che l'area è privata e in Italia se ti metti a fare un esproprio ci metti 20 anni e ti costa troppo. Però ecco loro dentro questa dinamica ci stanno dando una mano.

Percorrendo la ciclabile della Colombo abbiamo constatato che la segnaletica è inadeguata in quanto non dà segnalazioni precise sul percorso e gli attraversamenti ( soprattutto di fronte alle ex fiera di roma). Ne era a conoscenza e si può risolvere in breve tempo?

Allora noi la segnaliamo, però questa è una criticità centrale. Perchè purtroppo quando si fanno le ciclabili non si prevedono mai fondi per la manutenzione e quindi anche per la segnaletica.

Nel bilancio del municipio sono previsti fondi in favore della ciclabilità? Sappiamo che è un periodo difficile.

Fondi per la ciclabilità specifici non ce li abbiamo. Abbiamo questo emendamento specifico per Circ. Ostiense che ci consente di ultimare quel tratto. Il progetto di Ponte della Scienza è dipartimentale quindi non sono fondi municipali.

Erano previste nel suo territorio postazioni  bike sharing?

Ci doveva essere di fronte al Ministero dell'Ambiente sulla Colombo, però anche in questo caso o  si ha un piano cittadino che parte dalla promozione del servizio o non decollerà mai: chi lo sa che c'è il bike sharing a Roma? Sono andato a Torino, Lecce e il altre città europee e lì questo servizio ti salta subito agli occhi.

Per quanto riguarda la mobilità sostenibilie, bici elettriche, cosa sta facendo il municipio?

Abbiamo partecipato al bando della Provincia e ci siamo aggiudicati 6 biciclette elettriche (Ora sono 5 perchè una ce l'hanno rubata) che vengono utilizzate sosprattutto dagli uffici tecnici per fare i sopralluoghi. Addirittura siamo stati criticati da diversi consiglieri dell'opposizione  perchè avevamo speso 20.000 euro per il bando. È una piccola goccia nel mare, io penso che gli edifici pubblici possano cominciare a dare un indirizzo, ad esempio tutti i tecnici potrebbero usare le biciclette, ma anche la polizia locale.

BiciRoma infatti è dal 2002 che chiede I vigili in bicilcetta.

Invece per quanto riguarda la mobilità sostenibile, anche con auto e veicoli elettrici?

Siamo il Municipio dove è partito il progetto pilota, finanziato dalla Provincia, del car pooling: abbiamo avuto dei mobility manager disponibilissimi, e la cosa comincia a muoversi, ma non c'è un indotto vero di diminuzione dei mezzi circolanti, perchè non è detto  che chi lavora nel municipio vi abiti, quindi il servizio sente l'asfissia del territorio municipale. Quindi anche in questo caso serve un sisteme cittadino.

Per iI resto non si fa praticamente nulla, salvo qualche illuminata realtà privata. L 'Atac non ha un piano reale di questo tipo; per esempio noi chiediamo da tempo su Garbatella l'utilizzo di bus elettrici più piccoli, perchè sulle vie strette l'autobus, tra l'altro sempre mezzo vuoto, se incontra una macchina messa male non riesce neanche a fare le curve; è vero che il parcheggio selvaggio è un' inciviltà ma con un autobus elettrico più piccolo si risolve il problema. Invece pare che sia una cosa complicata, che non si può fare. Si deve investire e ci si deve credere, con un nuovo parco automezzi elettrico che va a sostituire quello esistente o non si fa mobilità sosotenibile.

Che tipo di approccio vede nei cittadini nei confronti della ciclabilità? Vede un incremento dell'uso della bicilcetta?

Oggettivamente vedo un forte incremento nell'uso della bicicletta nonostante le condizioni incivili per una capitale europea. A Roma è difficile arrivare dappertutto con le ciclabili, non la voglio far facile. Ma non si può pensare che con due dorsali e si fa la ciclabilità, bisogna mettere un pò di attenzione per fare sistema.

Dobbiamo evidenziare un problema, quello su via Vera, lì avevano fatto una pista ciclabile e l'hanno trasformata in ciclopedonale.

In questo caso non ricordo nessuna criticità. Probabilmete sarà stata una valutazione tecnica.

Sono in programma iniziative che potrebbero favorire la ciclabilità? (tuor, educazione stradale, eventi)

Facciamo parecchie cose con la Fiab, in realtà le facciamo con chiunque ce le proponga. Abbiamo fatto interventi per le scuole ed iniziative in particolare sull'Appia, lì ci sono dei tesori. Disponibilità piena per ogni proposta fermo restando che il Municipio mette il patrocinio e l'oraganizzazione ma non può finanziare nulla, perchè non ha i fondi.

Per concludere, finchè non c'è un piano cittadino è ovvio che ci portiamo dietro inquinamento e carrozzoni. La questione mobilità difficilmente può essere affrontata in un microcosmo, noi abbiamo lanciato segnali culturali e operativi in questi 5 anni, siamo anche soddisfatti però non ci sembra di aver dato la spinta sufficiente perchè la città cambi passo, ed io credo che bisogna cambiare passo. Altrimenti le iniziative rimangono tutte gocce nel mare. Quello che ci rincuora è che oggettivamente la gente in bici ci va. L'altro problema è che va contrastata l'inciviltà dilagante per tutti, per cui la macchina viene prima di tutto, bisogna incrementare il senso civico.

Grazie Presidente.

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Pubblicato il 19/04/2013 10:41 da fausto in Archivio News





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