Intervista con Davide Barillari, candidato Governatore del Lazio del Movimento 5 Stelle
Buongiorno a tutti
Se venisse eletto, quali sono i primi obiettivi che intende perseguire?
Affronteremo innanzitutto il tema della sanità, prima
emergenza a livello regionale: vogliamo portare trasparenza ad ogni livello, in
modo che non sia più la politica ad intervenire nella sanità, non sarà più la
politica a scegliere primari, direttori
sanitari, amministrativi sulla base di amicizie e clientelismo. Questa è la
prima cosa. La seconda cosa è aprire tutti i bilanci, rendere pubbliche le gare
d'appalto, le fatture, i bandi di gara, in modo che siano i cittadini a
controllare dove vanno gli sprechi, dove vanno tutti questi milioni di Euro che sono buttati via invece di essere
investiti nella buona Sanità, nel Lazio che funzioni.
Sul tema ambiente anche vogliamo fare scelte molto forti:
noi parliamo di rifiuti zero. Vogliamo che non si possa più ragionare in ottica
di bruciare i rifiuti, che si parli solo di discariche, inceneritori...sono cose
che si facevano nel secolo scorso, sono milioni di Euro che vanno in mano ai privati e alle mafie. L'obiettivo è
rifiuti zero, quindi vogliamo fare una raccolta differenziata spinta, parlare
di riuso, riciclo, recupero, in modo che la scelta diventi radicale e i rifiuti
non siano più un'emergenza, ma una risorsa. Per cui parleremo di compostaggio,
centri di riciclo territoriali. Una politica, una green economy, che
avvantaggerà anche l'occupazione. Si può fare da un giorno all'altro la
differenziata, in ogni luogo del Lazio, è che la politica non l'ha mai voluta
fare fino ad oggi a tutti gli effetti. Su questo siamo molto determinati.
Il Lazio durante il 2012 ha confermato una presenza costante di polveri sottili e troppi episodi di superamento dei limiti di legge. Quali potrebbero essere le soluzioni al problema?
Faremo una lotta molto forte all'inquinamento, per cui riduzione dei consumi, riduzione energetica, e soprattutto riduzione del traffico. Proveremo tutte quelle forme di telelavoro, mobility manager, car sharing, car pooling, proprio per ridurre il traffico stesso. E poi faremo scelte che saranno assolutamente ecosostenibili, cioè a minore impatto ambientale. Pensiamo di investire sul trasporto su ferro, sul migliorare le tratte dei pendolari, per i quali tutte le mattine andare in ufficio è una guerra. Per poi riorganizzare la rete Cotral per il breve e medio raggio. Puntare in una direzione fortissima sulla mobilità sostenibile, con i parcheggi di interscambio: quindi bicicletta da casa fino alla stazione dove troveremo rastrelliere, dove si potrà prendere il treno o addirittura andare in bicicletta sui mezzi pubblici.
Qual è il ruolo che intende dare alla mobilità ciclistica nel suo programma? In che modo intende svilupparla praticamente all'interno della Regione?
Per noi è un punto assolutamente centrale. É fondamentale ragionare in ottica di mobilità sostenibile. Tutte le nuove strade avranno l'obbligo di costruire la pista ciclabile; se si farà manutenzione su una strada, si daranno i soldi solo se questa manutenzione prevederà una pista ciclabile. Vogliamo creare una rete di piste ciclabili che sia davvero su tutto il territorio.
Il problema è che una legge che prevede ciò già c'è, ma è completamente disattesa, è la legge regionale 13 del 1990. Quindi come pensa di poterla realmente attuare?
Noi vogliamo attuare tutte le politiche normative, legislative, in modo da sostenere la creazione di reti ciclabili. Vedo che tutti promettono piste ciclabili, poi ne relizzano pochi chilometri e le abbandonano. Noi vogliamo invece una rete integrata di piste ciclabili che copra tutti i municipi, per quanto riguarda Roma, e tutte le province. Vogliamo, in maniera assolutamente determinata, davvero che la bicicletta sia il mezzo con cui dobbiamo muoverci.
Intende dotare la Regione di un piano programmatico per la ciclabilità, come hanno fatto la Provincia di Roma e Roma Capitale?
Non vogliamo più che le piste ciclabili siano solo slogan elettorali, che poi tutti i politici dimenticano. Noi vogliamo aprire un tavolo di discussione, di confronto, con tutte le realtà che, come voi, da anni si occupano di ciclabilità, che hanno l'esperienza per aiutarci a realizzare questi progetti. Noi vogliamo che fin dal primo giorno in Consiglio Regionale siano queste le direzioni cardine.
E per la mobilità sostenibile con l'uso di veicoli elettrici? Ha intenzione di mettere incentivi per i privati che possano così fare un cambio epocale in tema di mobilità?
Intendiano promuovere tutte quelle forme di energie rinnovabili che faranno passare la nostra economia dal petrolio, dal carbone, dalle fonti diciamo del ''secolo scorso'', a tutto quello che è la produzione di energia piccola, locale e promuovere anche questi tipi di motori a utilizzo privato, prime fra tutte le biciclette elettriche.
Oggi a Roma e nel Lazio c'è un altissimo tasso di motorizzazione, con un rapporto con la popolazione quasi di 1 a 1. Quindi il passaggio da veicoli a combustione interna a veicoli elettrici sarebbe di grande beneficio, anche per i ciclisti.
Ma infatti la combustione non ha più senso. Abbiamo le tecnologie e possiamo farle costare molto meno. Quindi o biciletta tradizionale che utilizza la forza delle nostre gambe o mezzi elettrici a bassissimo impatto.
Abbiamo parlato prima di trasporto su ferro. Che ruolo intende dare all'intermodalità? Anche in funzione dello sviluppo del ciclioturismo...
Assolutamente, il cicloturismo è nel nostro programma. Vogliamo che la intermodalità diventi uno strumento con il quale i cittadini possano spostarsi in maniera sotenibile. Quindi investiremo risorse su tutte le modalità per cui sarà facile, semplice, naturale poter parcheggiare la propria bicicletta e prendere un treno. Oppure usare addirittura i mezzi pubblici per viaggiare con le proprie biciclette. Questo è il futuro, che già in Europa si fa, ma in Italia siamo rimasti veramente indietro. Quindi questo passaggio di creare o favorire questi centri di interscambio è un passaggio fondamentale nella strategia della mobilità sostenibile.
Si parla di Latina-Civitavecchia come autostrada oppure di importanti strade come la litoranea e l'Aurelia, già esistenti: si pensa di affiancarle con un percorso ciclabile?
Innanzi tutto siamo contro qualsiasi opera che non è scelta insieme ai cittadini e che metterà altro cemento. Noi siamo per il cemento zero. Vogliamo preservare il nostro territorio, l'ambiente, e non permettere più che si cementifichi ulteriormente. Ogni intervento che prevede la costruzione di una strada, solo assolutamente necessaria appunto, sarà, come dicevo prima, affiancata da una pista ciclabilie.
E per quelle già esistenti, come la Litoranea e l'Aurelia che sono importanti arterie? Quest'ultima molto usata dai cicloamatori ma davvero pericolosa.
Io sono un ciclista e concosco bene la situazione e conosco bene anche la Via del Mare, sulla quale ho rischiato di essere investito svariate volte. Per me non c'è altra soluzione che fare piste ciclabili appena si fa una manutenzione su una strada, la ciclabile è obbligatoria perchè è quello che ci richiede il futuro stesso.
Il Lazio è ricco di parchi, centri sotrici, eccellenze eno-gastronomiche. Come pensa di promuoverlo dal punto di vista del cicloturismo e come far muovere l'economia in queste aree?
Come abbiamo scritto nel programma, noi abbiamo pensato a molti aspetti su come promuovere il turismo. La nostre regione è una delle migliore al mondo e purtroppo il turismo non è fonte di occupazione e di reddito per tanti cittadini laziali. Abbiamo tutte le caratteristiche per diventare una regione esempio sul turismo e il cicloturismo è un canale fondamentale per promuovere qualsiasi percorso turistico, ma ad oggi non è neanche preso in considerazione. Per noi è invece fondamentale. Altre Nazioni hanno puntato sul cicloturismo ed hanno dato una spinta enorme alla conoscenza dei luoghi e dei territori. Su questo lavoreremo insieme a voi, a tutte le associazioni ambientaliste e ciclistiche per studiare insieme come realizzare, non a parole ma con i fatti, il cicloturismo.
Vista l'attuale situazione economica,un debito sanitario così alto, i problemi sull'occuapzione, quali e quanti fondi intende destinare per l'attuazione di queste politihe? I programmi per essere messi in pratica hanno bisogno di fondi, di risorse.
In realtà è difficile dare cifre esatte perchè finchè non entriamo in Regione non sappiamo quali sono i dati del nostro deficit, quanti sono i soldi veramente sprecati dalla Regione. Quindi quando entreremo i cittadini sapranno dove possiamo investire e dove no. Posso dire che sicuramente si andrà sulle emergenze, in particolare Sanità e Ambiente; però è necessario che la cultura e il turismo abbiamo la loro parte di finanziamenti poiché senza cultura e senza promozione reale del turismo resteremo ancora fermi per troppi anni.
Quindi per la mobilità ciclistica e le relative infrastrutture c'è una garanzia per quanto riguarda i fondi?
Assolutamente c'è una garanzia. Non possiamo quantificare, ma non possiamo non pensare di fare investimenti sulla mobilità sostenibile. É un'emergenza anche per noi.
La Regione Lazio ha un suo parco auto, una sua flotta di mezzi per i consiglieri. Si intende convertirla in mezzi puliti, cambiarla in auto più piccole, come è stato fatto in altre Istituzioni, o si continuerà ad utilizzare le vecchie autovetture?
La risposta è assolutamente scontata: io invece dell'auto blu userò la bici blu. Sarò il primo ad utilizzare i mezzi pubblici e non mi passa neanche per la testa di usare un'auto blu, come hanno fatto i miei predecessori. Per quanto riguarda il parco auto, secondo me non c'è nessun motivo per avere auto blu; se ci sarà bisogno di auto avremo assolutamente mezzi elettrici.
Un'ultima domanda, ma immaginiamo di sapere già la risposta! I bus del Cotral viaggiano ancora a gasolio, che ne pensa di trasforlìmarli in mezzi non inquinanti, a metano o addirittura elettrici?
Abbiamo già scritto tutto nel programma. Basta con la combustione, sì a motori elettrici e filobus.
Abbiamo letto che in Germania era in sperimentazione un'autostrada per i tir/filobus.
Questa è una buona soluzione, che noi riusciremo a realizzare proprio perchè ascolteremo le vostre idee e le vostre proposte. Quindi voi avete la soluzione e noi la porteremo in Regione!
Grazie della disponiblità.
Grazie a voi.