Di seguito quanto compare sul Corriere della Sera odierno.
Il giornalista Donzelli punta il dito su chi va sul marciapiede in bicicletta, cosa vietata dal Codice della Strada, ma giustificabile dalla cronica carenza di percorsi ciclabili protetti nelle nostre città e dall'impossibilità di viaggiare sicuri sulla normale carreggiata.
Detto questo è vero che il passare sul marciapiedi per il ciclista non è un diritto ma un qualcosa di tollerato e tollerabile e non si può che scusarsi con quei pedoni che si lamentano giustamente dell'invasione da parte nostra degli spazi a loro dedicati, se si ha tempo si può cercare di far capire il perchè di quell'invasione.
Però, generalizzando in categorie, gli stessi pedoni se ne dovrebbero ricordare quando camminano sulle piste ciclabili, magari con il cane con il guinzaglio lungo, e i signori automobilisti prima di chiedere le multe ai ciclisti pensassero a quelli che con le quattro ruote parcheggiano oltre che sule piste ciclabili, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, in doppia fila, in tripla fila e ancora più gravemente dinanzi agli scivoli per i disabili usati anche dagli anziani coi carrelletti della spesa e dalle mamme con i passeggini.....
La Legge è = per tutti è la massima simbolo dell'ipocrisia del nostro Paese......invocarla per multare i ciclisti ci sembra un'esagerazione a meno che dietro non ci sia un disegno ben definito che vuol portarci alal stregua dei tartassati auto/motociclisti.......
