
Gentile
redattore,
quanto accaduto ieri durante l’ultima tappa del Giro d’Italia che doveva
essere una positiva vetrina nazionale ed internazionale per la nostra città si è
rivelato un boomerang che invece l’ha scredita agli occhi di tutti coloro che
hanno seguito la tappa
Un vero peccato dinanzi all’opportunità ben creata da questa
amministrazione, a nove anni di distanza dall’ultima volta quando le cose però
andarono meglio.
Oggi purtroppo non si può dire lo stesso, basti pensare che a due ore dalla
partenza ( come ci hanno riferito) si metteva ancora asfalto freddo a via dei
Cerchi
BiciRoma si duole di questa ennesima figuraccia legata al ciclismo
agonistico, che come la mobilità ciclistica, è stato abbandonato a se
stesso
Sappiamo come vanno le cose quando si chiedono i percorsi quindi scaricare
tutte le colpe sugli organizzatori è come sparare sulla croce rossa; vedendo da
fuori sembra sia mancato il dialogo, la continua e costante comunicazione che
avrebbe favorito tutti e avuto ripercussioni positive per la nostra città, per
il ciclismo, per il Giro d’Italia, che forse rispetto ad altri grandi eventi è
stato sottovalutato visto il recente successo della Formula E.
Forse non ci si è resi conto che avrebbero percorso quelle strade degli
agonisti, dei professionisti disponibili a correre dei rischi per la loro
incolumità in un percorso cittadino ma che hanno subito capito l’impossibilità
di farlo su quelle strade così dissestate
La grandezza e la storia di Roma se pure nel tempo non verranno neanche
scalfite da queste polemiche, per chi le vive oggi e ci ha lavorato e ci lavora
con dedizione e passione resta l’amaro in bocca per l’ennesima occasione persa
per il connubio Roma Ciclismo non esaltato come avrebbe potuto essere ma
snaturato, vanificato come purtroppo è stato, cosa che non meritavano i ciclisti
romani e non e chi ama la città!
Grazie
Cordiali saluti