Succede lo scorso sabato 25 maggio, 3 albanesi tentano la fuga, dopo aver provato il colpaccio presso un'azienda edile, si imbattono nella volante della polizia inviati dal Commissariato della Romanina a seguito di una chiamata al 113, proprio da uno stesso dipendente che li aveva prontamente avvistati tentare il furto. Alla Vista della Polizia i fuggitivi, presi alla sprovvista, hanno abbandonato la loro auto – sulla quale stavano caricando del materiale rubato dal cantiere – allontanandosi a piedi in diverse direzioni. Due di loro, pensando di cavarsela hanno intrapreso la fuga uscendo da via Appia, proseguendo la fuga tra i campi adiacenti. A questo punto uno degli agenti a bordo della Volante è sceso e utilizzando una bicicletta “trovata” per l’occasione è partito all’inseguimento. Dopo averli raggiunti è riuscito, con l’aiuto dell’altro collega a bloccarli e arrestarli. Identificati per C.S. e C.N. , due fratelli albanesi di 24 e 23 anni già noti alle Forze dell’ Ordine, sono stati accompagnati negli uffici di Polizia per ulteriori accertamenti. All’interno dell’autovettura - da loro abbandonata e successivamente sequestrata in quanto utilizzata per compiere il reato - è stato trovato del materiale appena trafugato poi restituito al proprietario.Pertanto i 2 fratelli sono stati arrestati per furto aggravato in concorso. Proseguono le indagini da parte degli investigatori, volte alla ricerca del terzo malvivente sfuggito alla cattura e di tutta la merce rubata e non ritrovata.
Con questo si vorrebbe sottolineare quanto possa esser fatale a volte il mezzo adoperato dalle forze dell'ordine per gli inseguimenti a piedi dei malviventi, che possono trovare facilmente vie di fuga che spesso impediscono al veicolo a 4 ruote di portare a termine la missione.
Fonti: LaPresse