Non è ancora una corsa all'auto elettrica, perché si tratta comunque di numeri esigui, ma in Gran Bretagna i modelli a zero emissioni - complice il contributo determinante degli incentivi pubblici - iniziano a raccogliere risultati interessanti. Molto più di quanto non accada nel nostro Paese.
La falsa partenza degli incentivi inglesi. Il dipartimento dei Trasporti di Londra ha attivato da due anni un programma di sostegno all'acquisto dei modelli plug-in che prevede un corposo vantaggio, pari a 5.000 sterline, per chi compra un modello ecologico. La partenza, va detto, non è stata incoraggiante: secondo alcuni dati del governo recentemente riportati dal Guardian dopo il primo trimestre del 2011, in cui erano state immatricolate 465 vetture che rientravano nel programma, i numeri sono crollati fino alle duecento unità scarse registrate negli ultimi sei mesi di quell'anno.
La crescita graduale dei modelli plug-in. Il decollo dell'iniziativa, c'è stato, in forma graduale, a partire dal 2012. Pian piano, i volumi di vendita di elettriche e ibride plug-in sono cresciuti, fino a superare per la prima volta le mille unità in tre mesi: nel terzo trimestre di quest'anno sono state commercializzate 1.149 auto ecologiche che avevano diritto agli incentivi. Nello stesso periodo del 2012, il totale si era fermato a 605 unità.
Elettriche ancora al di sotto delle attese. Quello che sta prendendo forma in Gran Bretagna è un fenomeno interessante, ma ancora piccolo se considerato su scala globale. I Costruttori che avevano scommesso su una rapida diffusione delle auto elettriche, Renault-Nissan in testa, si sono trovati di fronte a una realtà molto diversa, e a numeri significativamente più bassi rispetto agli annunci iniziali.
Incentivi ancora determinanti per gli Ev. Nonostante qualche exploit di rilevanza locale, come quelli britannico o norvegese, le previsioni che si facevano sulla diffusione delle auto elettriche per il 2015 sono slittate in avanti anche di cinque anni, come appunto nel caso della consociata franco-giapponese. Dove non beneficiano di agevolazioni sostanziali, come avviene Oltremanica, le auto elettriche sono ancora oggi zavorrate da un prezzo d'acquisto che le rende inappetibili per la maggior parte del pubblico.
Il caso italiano. Negli stessi tre mesi (luglio-settembre 2013) in cui il mercato inglese ha assorbito oltre mille unità, in Italia sono state vendute 179 auto a zero emissioni. Tra gennaio e ottobre, i modelli elettrici non sono andati oltre lo 0,06% delle vendite totali (in leggera crescita rispetto allo 0,04% dello stesso periodo 2012), mentre le ibride sono schizzate dallo 0,43% all'1,07% del mercato italiano. All'interno del quale questa categoria di veicoli comincia a rappresentare una realtà importante.(fonte quattroruote)
