Quella di lasciare i rami potati sulle ciclabili è un brutto vizio che avevamo già documentato nei mesi scorsi per le potature lungo Via della Magliana adagiate sulla pista ciclabile. Ora la storia si ripete sulla martoriata pista ciclabile lungo il TevereSperiamo che si pulisca presto e che l'ulteriore disagio che si sommano agli altri che abbiamo dovuto sopportare (pista ciclabile oscurata dagli stand, forature a causa dei vetri lanciati dai lungotevere o per altri motivi, sanpietrini sconnessi per le esondazioni invernali, interruzione per il rifacimento del ponte di ferro, interruzione per l'incendio sul barcone capovolto, assembramento di disadattati, insediamenti dei nomadi e relative barricate, un fondo che è un martirio) sia il primo a scomparire. Un'estate da dimenticare per questa tratta che tra qualche giorno (dal 15) dovrebbe tornare ad uso esclusivo dei ciclisti e che chiediamo venga dotata di un fondo liscio e dell'illuminazione
