Cara BiciRoma,
In allegato il verbale di una multa che mi è stata elevata dalla municipale, l'altro ieri sera.
Percorrevo via Santi Quattro in senso vietato: questa viuzza ha però una particolaritá, cioè all'inizio ed alla fine è un senso unico in direzione Colosseo mentre nella parte centrale diventa (inaspettatamente!) Percorribile solo nella direzione opposta.
Comunque non ho scuse, nè la bassissima velocitá nè l'assoluta mancanza di auto (data l'ora, le 19:30); sono io che ho sbagliato. Sai però cos'è che mi ha veramente infastidito (anzi, disgustato)? Tutto è
iniziato mentre pedalavo stancamente (tornavo dal lavoro e, dopo 10km e con il caldo dell'altro ieri...) per la detta via: un giovine esaltato mi si è parato davanti, urlando frasi farneticanti come:
"multatelo, stá andando contro mano, fermate anche lui!" Dietro al figuro sono poi apparsi due agenti della municipale che, quasi scusandosi, mi hanno detto che sì, effettivamente quel pezzetto della via può essere percorso solo nella direzione opposta a quella in cui è percorribile all'inizio ed alla fine e perciò ero in contravvenzione.
Ho ammesso subito il mio errore, consegnato i documenti ed aspettato che il verbale (allegato) venisse compilato. Avevo torto marcio...
Mi sono chiesto però - e mi chiedo ancora - per quale perverso meccanismo mentale il giovine di cui sopra (anche lui responsabile di analoga infrazione) invece di dissuadere me (ed i molti altri che
prima e dopo hanno fatto lo stesso facile errore) dal percorrere quel pezzetto di strada abbia malignamente coinvolto tutti nello stesso errore. Invece di evitare (oltre alla sanzione) un potenziale pericolo l'esagitato sembrava ricevere perversa soddisfazione dal "mal comune mezzo gaudio"! Tali disdicevoli atteggiamenti sono certamente contrari all'etica umana e della fraternitá ciclista ed addolorano.
Un carissimo saluto a tutti i ciclomobilisti!
Giuseppe
