Sabato mattina dal punto di ritrovo sulla ciclabile ci siamo diretti verso il punto di avvio della manifestazione ove avrebbero dovuto esserci esponenti dei media ai quali testimoniare i problemi che derivano, in particolare riferiti alle piste ciclabili, dagli insediamenti abusivi. Purtroppo siamo stati testimoni della contestazione di alcuni individui che appartengono (come riportato dalle cronache dei quotidiani odierni) ai centri sociali. Contestazione, intimidatoria, che oltre alle parolacce al nostro passaggio che hanno fatto allontanare chi voleva pacificamente dimostrare il suo dissenso per una situazione che ogni giorno si aggrava, si è tramutata in un'aggressione ai danni di un giovane cronista che ha avuto la colpa di chiedere dove fosse il punto di ritrovo dei manifestanti a questo blocco intollerante. Sono dovute intervenire le forze dell'ordine che nulla hanno potuto oltre l'identificazione, in quanto il giovane cronista non è stato in grado o non ha voluto (con le nostre leggi lo si può capire) indicare precisamente gli autori dell'aggressione (da aggiungere che non ha riportato conseguenze gravi) ai suoi danni. Ne è poi scaturito l'annullamento della manifestazione, alla faccia della libertà di poter manifestare pacificamente.
