Aggiornamento 14/12: Contattati uffici competenti dai quali attendiamo documentazione cartacea che attesti formalmente la dichiarata (verbalmente) volontà di risolvere definitivamente la problematica mediante appositi lavori da fare in loco per eliminare l'inondazione della ciclabile ad ogni innalzamento del Tevere. La Regione Lazio da anni fa scaricare le acque luride del Tevere sulla pista ciclabile che si inonda di quest'acqua malsana. Già in passato avevamo segnalato la cosa e ci era stato detto che si sarebbe provveduto risolvendo definitivamente, ma invece i fatti sembrano dimostrare che nulla si è fatto ed il solito tubo scarica lungo il muraglione per inondare prima il piano intermedio e poi la sottostante sede della ciclabile. Per giorni, dopo che il Tevere è rientrato sotto il livello di guardia liberando la banchina, qui la pista continua ad essere allagata a causa di questo sistema da Italietta post guerra. LE ISTITUZIONI GENERANO QUESTO INQUINAMENTO E QUESTO PERICOLO PER I CICLISTI. Guardate dove si è costretti a passare per non rischiare di cadere a causa dell'acqua e del fango. Prima e dopo questo tratto la fanghiglia si è asciugata e pur coprendo la sede della ciclabile è percorribile ( in attesa della pulizia ). Il giudizio finale non può che essere negativo. Se fossimo nell'antica Roma i responsabili, visto il perdurare di questa situazione, meriterebbero l'arena del Colosseo dove trovare la giusta punizione come sembrano invocare i ciclisti dell'ultima foto a cominciare dalla giovanissima biker.







