La situazione nei pressi del Campo Nomadi di Tor di Quinto fa letteralmente schifo. Fanno gli escrementi sulla ciclabile e poi si lavano alla fontanella come ho visto domenica mattina a Ponte Milvio. Non bastasse come mi avevano segnalato domenica, ai ciclisti che passano dall'alto del ponte gli tirano cartacce ( sperando che non ci mettano dentro sassi) e sotto al ponte ci mettono le bottiglie rotte. Le nostre molliccce Istituzioni (fortissime nel depredare l'Italia e gli italiani dei loro risparmi e dei loro scarifici) sono incapaci di fare giustizia, promettono di togliere queste vergognose realtà ed invece da anni sono sempre lì. Quest'anno si spenderanno solo nell'area romana 32.000.000 di € per l'emergenza nomadi (e questi stanziamenti non faranno altro che farne arrivare altri) e chissà quanti altri fondi si stanziano per quelli che ci ricamano sopra con l'asssitenza ed altro ancora. La somma di 32.000.000 € si avvicina alla realizzazione in toto del Piano Quadro della Ciclabilità di prossima approvazione. Il Ministro dell'Interno, dopo quanto accaduto a Torino pontifica che farsi giustizia da se è sbagliato, ma se da anni si chiede la giustizia a lei (e quelli prima di lei che rappresentano uno Stato sempre più medioevale) che la dovrebbe dare ai suoi concittadini ma invece dopo anni questo continua ad esssere lo stato di fatto è meglio che tenga la bocca chiusa e si desse da fare per allontare dal nostro Paese chi non deve starci invence di farne un polo attrattivo con queste politiche scellerate di accoglienza incondizionata. Quanto accaduto a Torino dimostra l'esasperazione a cui sono stati portati i cittadini da queste Isituzioni che si prendono i denari ma che non risolvono il problema. Il Ministro e lo stimato (dagli europei) Prof Monti si facessero carico di salvare l'Italia da questo degrado che si incrementa di giorno in giorno e che ha ingenti, enormi costi diretti ed indiretti che fanno sostenere a noi. E l'invivibilità dei territori in cui sono presenti queste realtà è innegabile come sappiamo bene noi che andiamo in bicicletta.

