Taxi a Londra
Entro il 2018 obbligo di trazione elettrica
Niente benzina (né diesel), siamo inglesi. Almeno per quel che riguarda i leggendari taxi neri di Londra, responsabili del 30 per cento del particolato rilevato in centro e ora in rampa di lancio per una rapida dismissione a favore di veicoli elettrici o ibridi. A volerlo è il sindaco della City, Boris Johnson, pronto a introdurre nuove regole per favorire l'avvicendamento "green".
L'annuncio. La notizia (nell'aria, visto il piano che prevede la nascita di una Ultra Low Emission Zone nel giro di sei anni) è stata ufficializzata pochi giorni fa dallo stesso Johnson: dal primo gennaio 2018, ha spiegato il primo cittadino a un evento dedicato proprio al futuro dei taxi neri, tutti i "cab" che faranno domanda per una nuova licenza dovranno essere dotati (anche) di una trazione a zero emissioni, da utilizzare obbligatoriamente nelle aree più inquinate della città (centro incluso). Una richiesta che sembra impegnativa, ma su cui le Case sono al lavoro da tempo.
I primi modelli. I desiderata del sindaco, quindi, non limitano la scelta alle elettriche al cento per cento, ma aprono anche alle ibride plug-in capaci di percorrere distanze sufficienti senza la spinta del motore a combustione. Su entrambi i fronti, l'offerta dei Costruttori è già sul piatto: è il caso, ad esempio, del nuovo Metrocab di Frazer-Nash (appena presentato e dotato di due motori elettrici e di un "range extender" a benzina), o di Nissan con il suo van elettrico e-NV200 in versione "black cab", ecco-il-nuovo-taxi-per-londra- svelato pochi giorni fa e pronto al debutto nel 2015.
Gli altri interventi. "Il tallone d'Achille dei taxi londinesi è l'inquinamento generato dai vecchi motori diesel", ribadisce Johnson. Ma i cab a emissioni zero – o quasi – sono solo una parte del progetto del sindaco per migliorare la qualità dell'aria: dopo aver tolto dalla circolazione circa tremila vetture "nere" di nome e di fatto, e imposto alle vetture di categoria alcuni requisiti minimi (massimo 15 anni di "anzianità" e una classe emissiva Euro 5 o superiore), l'amministrazione punta a disporre, entro il 2016, della più grande flotta europea di bus ibridi. Per contenere ulteriormente le emissioni del trasporto pubblico, la città prevede anche il retrofitting dei bus più vetusti e l'arrivo di nuovi modelli Euro 6 (8fonte quattroruote)

