Al Sindaco di Roma
On. Ignazio Marino
All'Assessore alla Mobilità di Roma Capitale
On. Guido Improta
Al Presidente del III Municipio di Roma Capitale
On. Paolo Emilio Marchionne
Al Presidente dell'Agenzia della Mobilità di Roma Capitale
Presidente On. Massimo Tabacchiera
Al Presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale
On. Annamaria Cesaretti Proietti
Al Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale
On. Athos De Luca
Oggetto: Inaccettabile progetto pista ciclabile Nomentana
Gentile Sindaco Marino,
gentili rappresentanti delle Istituzioni,
BiciRoma, movimento ciclistico romano con oltre 9.000 aderenti, ringrazia il Municipio Roma III per l'invito alla presentazione del progetto definitivo della pista ciclabile di Via Nomentana che è un'importante dorsale ciclistica romana oggi senza corsie riservate.
BiciRoma ha riscontrato come questo progetto rischi di essere un flop a causa di una progettazione che ci sembra avere gravissime carenze.
Il progetto presentato non dà continuità a tutto il tragitto ma presenta innumerevoli (ne abbiamo contate 87 su meno di 4km) interruzioni che obbligherebbero il ciclista a spostamenti con bici a mano oltre ad altri tratti più lunghi dove il ciclista sembra essere abbandonato a se stesso.
Riscontriamo poi come siamo stati convocati (27 Gennaio 2014) a poca distanza dalla conferenza dei servizi prevista per il giorno Giovedì 30 Gennaio e ci domandiamo come possa essere migliorato questo progetto, forse l'Agenzia della Mobilità o chi per essa avrebbe dovuto convocarci alla stesura del progetto preliminare.
Vi invitiamo a verificare il progetto che risulta quantomeno imbarazzante per l'amministrazione che rappresentate, in quanto secondo noi invece di agevolare il ciclista lo metterete in una situazione di maggior rischio poiché una pista ciclabile fatta in questo modo, non verrà utilizzata da quei ciclisti più smaliziati che usano la bici come mezzo di trasporto per la loro quotidianità.
Purtroppo oltre ai rischi che corrono oggi senza pista ciclabile con la realizzazione di questa pista ciclabile che loro non utilizzeranno, in caso di incidente si troveranno subito dalla parte del torto, in quanto il codice della strada (art.182 comma 9), obbliga i ciclisti ad utilizzare i percorsi a loro riservati.
BiciRoma nell'incontro avvenuto Lunedì ha suggerito e chiesto che si riveda questo progetto dando continuità al percorso ciclabile inserendo dossi artificiali nei punti più pericolosi e realizzando una vera direttrice ciclistica che dia dignità e sicurezza all'utente della bicicletta.
Reputiamo totalmente errato il progetto presentato dall'Agenzia della Mobilità che sembra non andare incontro a quelle Vostre affermazioni in favore dello sviluppo della mobilità ciclistica, ma che sembra solo voler realizzare un percorso spezzettato e pericoloso per poter affermare abbiamo realizzato tot km di percorsi ciclabile (però inutili).
Questo sarebbe per voi riprovevole e da parte nostra vi chiediamo di intervenire per sanare questo atto, in più vi chiediamo di dare all'Agenzia della Mobilità un indirizzo ben preciso su come realizzare i percorsi ciclabili evitando di utilizzare inutilmente i soldi dei cittadini come a nostro avviso sta per accadere con questo progetto.
BiciRoma continua ad offrire la propria collaborazione e resta in attesa di un Vostro cortese riscontro.
Cordiali saluti.
Roma, lì 29/01/2014
Il Presidente
Fausto Bonafaccia
Gentile redattore,
Oggetto: progetto ciclabile Nomentana inaccettabile
BiciRoma al
momento della presentazione avvenuta nel primo pomeriggio di Lunedì 27 negli uffici del Presidente del III
municipio non poteva credere ai propri
occhi.
Un progetto definitivo che è a dir poco vergognoso e che domani
Giovedì 30 andrà in conferenza dei servizi.
La dorsale della Nomentana è già oggi senza corsie riservate una dorsale ciclistica importante ed è giusto si realizzi una pista ciclabile ma non un percorso ad ostacoli con ben 87 interruzioni su meno di 4 km, (tavole al link sottostante).
https://www.biciroma.it/blog/posts.php?blog_id=1&p=2867
Nel percorso alcuni tratti neanche ci sono e il ciclista è abbandonato a se stesso, pensavamo che nel terzo millennio queste cose non fossero più accettate ne dalla politica ne dai tecnici invece eccoci che ci ritroviamo dinanzi l’ennesima presa in giro, una vera e propria provocazione alla nostra educazione civica.
Il Sindaco Marino che si dice ciclista dovrebbe prendere a male parole sia il suo Assessore che i tecnici che hanno presentato questo obbrobrio, se si farà così questa ciclabile è meglio che lasci perdere e se ne torni a fare il medico portandosi via tutta questa incompetenza e indifferenza nei confronti di quei cittadini virtuosi che si spostano senza inquinare e che chiedono sicurezza e non queste prese in giro.
Una pista ciclabile così anziché agevolare i ciclisti li penalizzerà.
I ciclisti più allenati e smaliziati non la faranno mai ma continueranno su strada come fanno oggi, ma una volta realizzata la ciclabile, in caso d’incidente per via dell’art. 182 comma 9 del codice della strada, si troveranno subito dalla parte del torto, in quanto il detto articolo obbliga i ciclisti ad usare gli spazi loro riservati.
E’ questo il modo del Sindaco Marino di salvaguardare i ciclisti?
Ci auguriamo di no, ma lo vogliamo vedere nei fatti, subito!
BiciRoma ha comunque già dato dei suggerimenti:
dare continuità alla ciclabile senza interruzioni accettando anche il segnale di pericolo alle intersezioni ma non le interruzioni con bici a mano;
fare gli attraversamenti stradali non sulle strisce pedonali ma con gli appositi segnali dedicati ai ciclisti;
realizzare dei dossi rialzati all’altezza degli svincoli della tangenziale, e dove servono, e sopra farci passare la ciclabile, i veicoli motorizzati saranno così obbligati a rallentare.
Inoltre essere convocati a meno di 3 giorni dalla conferenza dei servizi e dirci che bisogna fare in fretta per non perdere ipotetici finanziamenti non ci sembra molto corretto.
Ci auguriamo che il Sindaco Marino dia indicazioni ben chiare che non si presentino più questo tipo di percorsi ciclabili, dato che i ciclisti romani non intendono accettarli soprattutto da un Sindaco che si spaccia ciclista.
BiciRoma
chiede che il progetto venga subito revisionato e che ci coinvolgano nei tempi adeguati e non davanti al fatto
compiuto, quanto accaduto non è certo un esempio della partecipazione dei
cittadini tanto sbandierata come per l’operazione Guido Reni (ed anche qui ci
aspettiamo provvedimenti pro mobilità ciclistica).
Aspettiamo da Giugno
d’incontrare il Sindaco Marino al quale più volte abbiamo offerto la massima
collaborazione ma non la complicità in simili scempi a danno della città e dei
cittadini e spero vorrete porre alla pubblica attenzione quanto
segnalato.
Grazie
Cordiali saluti