COMUNICATO STAMPA
BiciRoma non può che constatare come se
da una parte il Sindaco Marino si dichiari amico dei ciclisti, amicizia che
abbiamo provato a ricambiare al meglio, dall’altra con i fatti va nella
direzione esattamente opposta come ad oggi confermano anche le dichiarazioni
dell’Assessore Angelucci dell’VIII
Municipio.
BiciRoma ha provato a contattare l’assessore dopo aver visto circa
10gg addietro l’avvio degli allestimenti che sarebbero andati a coprire la pista
ciclabile, memori delle sue dichiarazioni dello scorso anno che promettevano la
salvaguardia della ciclabile, ma pur lasciando messaggi alla sua segreteria non
ci ha mai richiamato.
Il Municipio ora afferma senza alcuna possibilità di
equivoco in base alle dichiarazioni degli stessi organizzatori che l’artefice
dell’occupazione della ciclabile sia il Gabinetto del Sindaco che avrebbe
autorizzato tale evento senza alcuna prescrizione a salvaguardia della
ciclabile, in quella che è anche un’area in prossimità ( se non considerata essa
stessa area di cantiere) di un imponente area di cantiere e di strutture che ci
pare di capire siano anche pericolanti.
Ora il Sindaco dovrebbe però chiarirci da
che parte sta, da quella dei ciclisti o da quella di chi rende difficoltoso o
impraticabile l’uso delle ciclabili e ci riferiamo anche a quanto accade sulla
banchina del Tevere oltre che al Gazometro.
Il Sindaco Marino dovrebbe dirci
se il suo l’ufficio di gabinetto fa quello che lui indica come indirizzo
politico, e dichiara pubblicamente (cioè favorire la mobilità ciclistica), o se
fa ciò che gli pare arrivando all’esatto contrario.
BiciRoma sta ricevendo
varie segnalazioni da parte di ciclisti che si sentono presi in giro da questa
amministrazione che afferma a parole di sviluppare la mobilità ciclistica ed
invece come al gazometro permette che le piste ciclabili scompaiano sotto gli
stand estivi!
Il Sindaco cosa ha da dire?
Come ciclisti e come cittadini
il primo cittadino dovrebbe darci questi chiarimenti
Grazie.
Cordiali saluti.
Roma, lì 13/07/2015
Da Roma Today:
Riva Ostiense, anche quest'anno ciclabili occupate dagli stand. Insorge il Municipio
La manifestazione culturale organizzata sulla riva Ostiense, anche quest'anno ha occupato la pista ciclabile lì presente. Angelucci: "Hanno completamente disatteso le nostre richieste. E così facendo, rendono inutile anche il Ponte della Scienza"
Anche quest’anno gli stand di Gazometro 3.0, sono finiti sulla pista ciclabile. La manifestazione culturale, a cui i vigili hanno apposto i sigilli, ha deciso di non seguire le indicazioni del Municipio VIII. Lo scorso anno, l’ente di prossimità aveva infatti rinunciato all’uso della ciclabile. Tuttavia si era reso promotore di un incontro cui aveva preso parte anche la società di servizi che organizzava l’evento. Ed aveva posto precise condizioni.
LE CONDIZIONI DISATTESE - “Non hanno rispettato gli accordi” ci spiega l’Assessore alla mobilità Paola Angelucci, che subito chiarisce “io non entro nel merito delle autorizzazioni rilasciate e dell’iniziativa di porre i sigilli, però osservo che qui non si è rispettato quanto avevamo stabilito già dallo scorso anno”. L’Assessore ci ha fornito anche il documento che dettaglia le condizioni poste nell' agosto del 2014.
L'OCCUPAZIONE DELLA CICLABILE - All’incontro, oltre al Municipio ed al Gruppo di Polizia Locale, erano presenti anche “le società responsabili dell’evento” leggiamo nel documento. In quell’occasione l’Assessore Angelucci aveva ricordato che “a fronte della riqualificazione in corso sulla Riva Ostiense, non sarà più possibile per le prossime annualità occupare il suolo pubblico adibito ad esclusivo uso ciclo-pedonale con strutture o arredi a servizio di eventi privati “. Le richieste però, sono state completamente disattese.
IL PONTE DELLA SCIENZA - L’utilizzo improprio delle ciclabili, era stato segnalato già lo scorso anno. In quell’occasione prese posizione anche il Presidente Catarci che scrisse al Gabinetto del Sindaco chiedendo “d ’imporre un uso corretto del suolo pubblico liberando il tratto di ciclabile presente“. A distanza di un anno, si è ripresentata la stessa situazione. “Noi ci troviamo ancora nella condizione di sempre, con la tramoggia dell’Italgas che non è in sicurezza e che non ci consente di collegare via Ostiense con la rispettiva riva. Tuttavia – osserva Paola Angelucci – senza questo tratto di ciclabile, ora occupato, ha poco senso anche il Ponte ciclopedonale della Scienza". In sostanza viene reso inutile anche l'unico punto che i ciclisti hanno per attraversare da una parte all'altra il Tevere. "Io appena ho saputo che anche quest’anno erano stati messi questi stand, sono andata sul posto, ho incontrato alcuni degli organizzatori ed ho parlato con il loro legale. Sostengono di aver ottenuto i permessi dal Campidoglio. Resta il fatto – conclude l’Assessore alla mobilità, alle politiche scolastiche ed ai lavori pubblici – che non hanno rispettato le nostre richieste”.