C'è un alternanza tra buone e cattive notizie anche se le prime sono più numerose.
Abbiamo assistitito, forse anche grazie al risultato delle precedenti foto pubblicate su Municipi di Roma ed inviate a numerosi quotidiani, alla totale ripulitura dell' area che si trova proprio dinanzi alla nostra sede, tale opera dovrebbe essere riconducibile, oltre al nostro impegno diretto anche al servizio che il Tg3 Lazio ha realizzato documentando il degrado in cui si trovava tale area.
L' ARDIS, l' autorità competente ha ripulito molto bene tutto e non si è fermata a questo, ha installato dei blocchi di cemento che dovrebbero impedire l' accesso ai mezzi per scaricare calcinacci e quant' altro.
Ci auguriamo che questa soluzione sia applicabile rapidamente in tempi brevi anche nell' altra area il cui degrado ha raggiunto dimensioni preoccupanti, quella sotto il viadotto della Magliana. La foto testimonia il dilatarsi dell' area occupata dai rifiuti che inizia ad occupare anche la sede stradale.
Auspichiamno un intervento di pari livello con ripulitura ed opere che vietino il ripetersi di tali scarichi.
Procedendo sulla pista abbiamo notato due nuovi blocchi di cemento che inibiscono il transito in velocità sulla pista dei veicoli motorizzati, ma non lo eliminano del tutto perchè come si nota dalla foto c'è una stradina di collegamento che bypassa l' ostacolo.
Tornando indietro finalmente per chi si trova sulla pista ciclabile e va in direzione centro all' incrocio con Vicolo Pian Due Torri sono state tolte tutte le canne e si ha una visibilità accettabile.
Siamo sempre più convinti, però, dopo averci passato qualche ora la Domenica, della necessità di segnalatori visivi sia sulla strada per le auto che sulla pista ciclabile per i ciclisti per evitare i rischi di incidenti dalle gravi conseguenze.
Ci è capitato di bloccare un ciclista che pedalava abbastanza velocemente e non conoscendo il percorso non si era avveduto dell' incrocio proprio mentre sopraggiungeva un' auto.
La foto con il cancello documenta come molti si rechino all' inizio(o alla fine) della pista ciclabile all' altezza del G.R.A., parcheggino l' auto e dopo aver scaricato la bici trovando quel cancello chiuso, che invece durante la settimana è sempre aperto, siano costretti a passare tra il new jersey ed il cancello, passando con il corpo ma dovendo sollevare a mano la bici, cosa poco agevole per chiunque, ma ci è capitato di vedere mamme con i bambini che sono costrette a vere prove di forza, per trascorrere qualche ora passeggiando.
Avevamo richiesto l' allargamento di tale spazio e ci era stato dato per fatto, ma le rimostranze (fondate sul nulla)di chi risiede in loco sembrano aver bloccato il tutto.
Vi aggiorneremo sui prossimi sviluppi.